Era il lontano 1803 quando Napoleone Bonaparte ordinò alle proprie milizie di preparare una cartina dettagliata di Ayl: in questa cartina, per la prima volta, vennero documentati con cura tutti i vigneti del paese di Ayl. Con grande meraviglia di oggi vediamo impressa su quella carta il vigneto di epoca romanica, il Kupp, montagna dalla pendenza vertiginosa composta di scisto. Kupp è uno dei "Grosses Gewachs" più importanti della Saar e di tutta la Mosella. La famiglia Lauer produce vino dal 1930 ed oggi Florian Lauer, classe 1979, è la quinta generazione di questa storica famiglia di Ayl. A livello agricolo c’è un’attenzione alla conservazione della vita nei suoli, con una viticoltura naturale olistica eliminando anche l’uso del rame. In cantina l’approccio è quello di intervenire il meno possibile: i vini fermentano spontaneamente per diversi mesi, a volte addirittura impiegano anche 6 mesi per arrivare a secco e vengono sempre imbottigliati l’anno successivo alla vendemmia. Florian Lauer ha un’idea molto precisa nello stile dei propri vini: esprimere eleganza, finezza con una ricerca di cremosità; ed è illuminante sentire emozionalmente il carattere di ogni suo vino, dal più fruttato al più minerale ed austero. Tutti i vini di Peter Lauer escono sul mercato senza capsula per sottolineare quanto sia importante per Florian ridurre al minimo l’impatto ambientale andando anche contro le leggi comunitarie europee che impongono, sugli spumanti ad esempio, l’utilizzo della capsula: ma non solo, il tappo è naturale, le etichette in carta riciclata che si stacca facilmente per poter riutilizzare la bottiglia; c’è una coerenza dalla vigna al bicchiere.