La storia della Bruciata ha inizio a Montepulciano (Siena) 60 anni fa, quando Ermete, da sempre amante di agricoltura ed enologia, comprò un piccolo appezzamento di terreno a Montepulciano ed iniziò a produrre vino per se e per la sua famiglia. Morto Ermete la responsabilità di proseguire il suo progetto passò nelle mani del figlio e soprattutto del nipote Andrea, giovane ma con una idea precisa: produrre vino nel modo più antico, sostenibile e naturale possibile, nel totale rispetto dell’ambiente, delle risorse naturali e del consumatore, senza l’impiego di pesticidi, insetticidi, diserbanti e di composti chimici in vigna, né di pratiche enologiche invasive in cantina. Le fermentazioni sono ogni anno spontanee ed il processo di affinamento è lento ed accurato, così da consentire un contenuto di solforosa molto basso pur mantenendo i vini longevi. Alla Bruciata produrre vino in modo naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, nonché del consumatore; ogni dettaglio è curato per amore del vino e della gioia di berlo buono e genuino.